


Il lavoro di Paolo Scirpa è da sempre volto alla ricerca dell'interiorità più profonda. La luce e lo spazio, rappresentati nella loro spettacolare immaterialità, sono protagonisti assoluti delle sue opere. A partire dagli anni '70 passa da un'iconografia bidimensionale alla polioggettualità.
© Paolo Scirpa
© Paolo Scirpa



L'interesse dell'artista è rappresentare la luce nel suo aspetto ideale, fornendo un'immagine il più vicino possibile a quella dell'infinito. Tubi luminosi e specchi sono piegati al suo scopo. Con le opere Ludoscopi, installazioni tridimensionali, propone profondità fittizie che non lasciano distinguere il limite tra reale ed illusorio.



Nel corso degli anni '70 realizza opere di denuncia consumistica, per passare negli anni '80 a realizzare i primi interventi progettuali inserendo i suoi vortici luminosi in varie architetture ed ambienti di prestigio.







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