
Marina Apollonio è un'artista italiana considerata una delle maggiori esponenti del movimento cinetico-ottico nel panorama internazionale. Dopo l'esordio con la partecipazione alla collettiva presso il Centro d'Arte il Chiodo di Palermo, entra in contatto con il Gruppo N di Padova e il Gruppo T di Milano con i quali condivide scelte dei materiali e ricerche.


Utilizza materiali di tipo industriale e moderni per creare strutture che nella visione dello spettatore creano spazzi dinamici e fluttuati. La sua arte si contrappone al concetto di attrazione espressiva condividendo a pieno il desiderio di creare opere depersonalizzate proprio di molti esponenti dell'Optical Art.


La comunicazione di messaggi specifici in maniera visuale conduce Marina Apollonio alla realizzazione di opere dove linee ortogonali colorate verticali ed orizzontali si intersecano su sfondo nero. Dopo aver scelto una forma, quale ad esempio il cerchio, l'artista, ne studia le caratteristiche strutturali per renderla attiva e ne confronta la rispondenza ad un modello matematico senza contaminazioni con elementi soggettivi.








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